A tutti i cittadini.
Per i cittadini stranieri è possibile autocertificare solo documenti che siano rilasciati dalla pubblica amministrazione italiana o, se si tratta di cittadini dell'U.E., che sia possibile verificare direttamente presso l'Autorità straniera che detiene i dati certificabili.
A seguito della entrata in vigore della legge di stabilità (L. 183/2011), dal 1° gennaio 2012, agli uffici pubblici è vietato rilasciare certificati per provare stati, fatti e qualità personali da esibire ad altre pubbliche amministrazioni ed ai privati gestori di pubblici servizi (art. 40, d.P.R. n. 445/2000).
Pertanto i cittadini, nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, NON POTRANNO UTILIZZARE CERTIFICATI (che avranno valore giuridico solo se utilizzati nei rapporti con altri privati) e si assumeranno l’onere della prova amministrativa di stati, fatti e qualità personali tramite dichiarazioni sostitutive dell’atto notorio (art. 47 d.P.R. n. 445/2000) o di certificazioni (art. 46).
Ciò significa non solo che non si potrà più chiedere al privato cittadino di recarsi all’ufficio anagrafe per ottenere un certificato da produrre ad un altro ufficio pubblico o ad un gestore di servizio pubblico, ma significa anche che non potranno neppure essere chiesti certificati direttamente all’ufficio anagrafe.
Se le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi lo faranno, otterranno un documento non valido e quindi nullo, o quanto meno , inefficace.
Oggi Pubbliche Amministrazioni e gestori di pubblici servizi NON POSSONO accettare certificati, possono solamente operare d’ufficio, e comportamenti non coerenti con tali disposizioni rappresentano delle violazioni dei doveri d’ufficio ai sensi dell’art.74 del d.P.R. n.445/2000).
La violazione dei doveri d’ufficio costituisce certamente comportamento sanzionabile dal punto di vista disciplinare.
Inoltre, vi possono essere anche aspetti di rilevanza penale, giacchè la violazione dei doveri d’ufficio, così come configurata dall’articolo 72, comma 2, del testo unico appare illecito penale ai sensi dell’articolo 328, comma 2, del codice penale.
Le certificazioni rilasciate dagli Uffici Anagrafici potranno essere richieste nell’ambito dei rapporti con soggetti privati (banche, imprese, assicurazioni, società sportive, etc.) ma anche in questi casi sarà possibile far valere l’autocertificazione.
SI RENDE NOTO CHE con la modifica apportata dall’art. 30 bis D.L. 76/2020, convertito con Legge 120/2020 (DECRETO SEMPLIFICAZIONI) all’art. 2 del DPR 445/2000 in vigore dal 15/9/2020 ANCHE I PRIVATI SONO TENUTI AD ACCETTARE LE AUTOCERTIFICAZIONI (enti pubblici e gestori di servizi pubblici già tenuti da tempo).
Naturalmente il discorso non si applica agli stranieri, per i documenti di competenza del loro Stato. Per i dati registrati in Italia vale invece lo stesso approccio.
Questo deriva dal fatto che il Pubblico Ufficiale italiano non ha alcuna competenza a chiedere documenti a Stati esteri: se ha bisogno di un’informazione relativa ad un cittadino italiano, deve essere richiesto dov’è conservata, tanto che sia un Ente sul territorio italiano quanto un Consolato italiano all’estero.
Se però uno straniero deve produrre qualcosa che riguarda il suo Stato, starà a lui attivarsi; ad esempio il nulla-osta al matrimonio ai sensi dell’art 116 del Codice Civile deve essere prodotto dall’interessato/a, non richiesto dall’Ufficiale dello Stato Civile.
Comune di Agrate Brianza
Deve essere effettuata dal dichiarante, su una pagina bianca o su Modello per autocertificazione che procederà alla sottoscrizione. Possono essere dichiarati tutti i documenti o certificati conservati dalla Pubblica Amministrazione. Gli Uffici pubblici e i privati sono obbligati ad accettarla.
La dichiarazione sostitutiva di certificazione deve essere firmata dall’interessato, allegando fotocopia della carta di identità, e la firma non deve essere autenticata, nemmeno quando è rivolta a soggetti privati. Ha la stessa validità del certificato o dell’atto che sostituisce..
Moduli in allegato. Esistono comunque moduli prestampati presso tutti gli uffici pubblici.
Nell’autocertificazione deve essere indicata la disponibilità all’uso dei dati personali da parte dell’Amministrazione Pubblica per i fini per cui l’autocertificazione è inoltrata come previsto dal Regolamento UE 2016/679 (regolamento sulla protezione dei dati).
I certificati relativi alle situazioni personali che non cambiano nel tempo (nascita, morte, titoli di studio) hanno validità illimitata.
Una dichiarazione sostitutiva di certificazione, con la quale il cittadino sostituisce a tutti gli effetti ed a titolo definitivo certificazioni amministrative relative a stati e qualità depositati presso una Pubblica Amministrazione.
Ha lo stesso valore delle normali certificazioni, si utilizza nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, o privati gestori di pubblici servizi (anche diretti a soggetti privati se li accettano).
A vista, o il tempo necessario per effettuare la verifica.
L'autocertificazione ha la medesima validità dei certificati che sostituisce.
A vista, o il tempo necessario per effettuare la verifica
Nessun costo.